Apertura e Gestione della Partita IVA:
Aprire una Partita IVA è il primo passo per lavorare come libero professionista o imprenditore in Italia. La scelta del regime fiscale più adatto è fondamentale per ottimizzare tasse e contributi. Le due principali opzioni sono:
✅ Regime Forfettario: adatto a chi ha ricavi fino a 85.000 euro all’anno, con tassazione agevolata.
✅ Regime Ordinario: per chi supera questa soglia o ha costi e deduzioni significativi.
In questa guida vedremo come aprire la Partita IVA, i costi, la gestione fiscale e quale regime conviene scegliere.
1. Chi Deve Aprire la Partita IVA?
La Partita IVA è obbligatoria per chi svolge un’attività economica in modo continuativo e abituale, anche senza un contratto di lavoro subordinato.
Devono aprirla:
✔️ Liberi professionisti (avvocati, medici, architetti, ingegneri, consulenti, ecc.);
✔️ Freelancer (copywriter, grafici, sviluppatori, ecc.);
✔️ Artigiani e commercianti (idraulici, elettricisti, negozianti, ristoratori, ecc.);
✔️ Lavoratori autonomi con redditi superiori a 5.500 euro/anno.
📌 Non è obbligatoria per chi svolge attività occasionale (redditi sotto 5.500 €/anno, con ritenuta d’acconto).
2. Come Aprire la Partita IVA?
L’apertura della Partita IVA è gratuita e può essere fatta in autonomia o con l’aiuto di un commercialista.
📌 Procedura per l’Apertura
1️⃣ Scegliere il Codice ATECO: identifica il tipo di attività svolta (es. 74.90.99 per consulenti aziendali).
2️⃣ Compilare il Modello AA9/12 (persone fisiche) o AA7/10 (società).
3️⃣ Inviare la richiesta all’Agenzia delle Entrate (online, via PEC o in sede).
4️⃣ Iscriversi alla gestione previdenziale (INPS o Cassa professionale, a seconda dell’attività).
5️⃣ Richiedere eventuale iscrizione alla Camera di Commercio (solo per artigiani e commercianti).
⏳ Tempi di apertura: la Partita IVA è attiva in 1-2 giorni lavorativi.
3. Regime Forfettario: Vantaggi e Requisiti
Il Regime Forfettario è il regime fiscale agevolato per chi ha ricavi sotto gli 85.000 euro annui.
📌 Requisiti per accedere
✅ Ricavi annui sotto gli 85.000 €.
✅ Spese per dipendenti sotto i 20.000 €.
✅ Non possedere quote di società di persone o controllo in S.r.l. con attività simile.
📌 Vantaggi del Regime Forfettario
✔️ Tassazione agevolata al 15% (o 5% per i primi 5 anni per le nuove attività).
✔️ Esenzione IVA (fatture senza IVA, con dicitura “Operazione senza applicazione dell’IVA ai sensi della L. 190/2014”).
✔️ Esenzione dalla Ritenuta d’Acconto.
✔️ Gestione contabile semplificata (niente obbligo di registri IVA o bilancio).
📌 Come si Calcola l’Imposta?
Il reddito imponibile si ottiene applicando il coefficiente di redditività al fatturato, diverso a seconda dell’attività svolta.
Settore | Codice ATECO | Coefficiente di Redditività |
---|---|---|
Professionisti | 74.90.99 | 78% |
Commercio | 47.00.00 | 40% |
Artigiani | 43.00.00 | 67% |
Ristorazione | 56.10.00 | 40% |
🔹 Esempio: un grafico freelance con 30.000€ di fatturato ha un reddito imponibile di 23.400€ (30.000 x 78%). Su questa base, pagherà il 15% di imposta sostitutiva, ovvero 3.510€ di tasse.
4. Regime Ordinario: Tassazione e Contabilità
Il Regime Ordinario è obbligatorio per chi supera gli 85.000 euro di fatturato annuo o per chi vuole detrarre molti costi.
📌 Principali caratteristiche
✔️ Tassazione IRPEF a scaglioni progressivi (dal 23% al 43%).
✔️ Obbligo di fatturazione con IVA (aliquota al 22% nella maggior parte dei casi).
✔️ Deduzione delle spese aziendali (affitto, attrezzature, consulenze, pubblicità, ecc.).
✔️ Obbligo di tenuta della contabilità completa (registri IVA, libro giornale, bilancio).
📌 Quando conviene il Regime Ordinario?
✔️ Quando si superano gli 85.000 € di fatturato.
✔️ Quando si hanno molte spese deducibili.
✔️ Quando si opera in settori con obbligo di fatturazione IVA.
📌 Attenzione: il regime ordinario comporta più costi per la gestione contabile (commercialista obbligatorio).
5. Costi di Gestione della Partita IVA
Oltre alle imposte, chi ha una Partita IVA deve pagare contributi previdenziali.
📌 Contributi INPS
Dipendono dall’attività svolta:
✔️ Professionisti senza Cassa → 26,23% sul reddito netto (Gestione Separata INPS).
✔️ Commercianti e Artigiani → Minimo €4.300 annui, più un’aliquota tra il 24% e il 26% sul reddito.
✔️ Iscritti a Casse Professionali → Contributi variabili in base all’Ordine di appartenenza.
📌 Nota: chi aderisce al regime forfettario può richiedere una riduzione del 35% sui contributi INPS (solo artigiani e commercianti).
6. Chiusura della Partita IVA
Se l’attività termina, la Partita IVA va chiusa tramite comunicazione all’Agenzia delle Entrate (modulo AA9/12) e all’INPS.
📌 Attenzione: chi non chiude la Partita IVA rischia di pagare sanzioni e contributi anche senza attività.
Conclusione
Scegliere tra Regime Forfettario e Ordinario è cruciale per ottimizzare la gestione fiscale della Partita IVA. Il forfettario è ideale per chi ha redditi bassi e vuole una contabilità semplificata, mentre l’ordinario conviene a chi ha fatturati elevati e molte spese deducibili.
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